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S.O.S. allergie stagionali: sintomi, rimedi e fattori di rischio

In questo articolo parliamo di:

Le allergie stagionali sono il risultato di una risposta ipersensibile del sistema immunitario nei confronti di agenti estranei, i cosiddetti allergeni, presenti nell’ambiente in determinati periodi dell’anno, per lo più in primavera, estate o autunno. Molto diffuse trasversalmente nella popolazione (fino al 20%), nella maggior parte casi colpiscono la mucosa nasale, provocando la rinite allergica (altrimenti nota come “febbre da fieno”), o le mucose che rivestono le palpebre e il bianco degli occhi (congiuntiva), provocando la congiuntivite allergica.

I pollini responsabili delle allergie stagionali hanno un andamento periodico, seguono infatti il ciclo delle piante, le responsabili della produzione di tali allergeni, che vengono riversati nell’ambiente, per poi entrare in contatto con le vie respiratorie. Sinteticamente si suddividono come segue:

  • Primavera:generalmente alberi (quercia, olmo, ontano, betulla, faggio, pioppo, frassino e olivo)
  • Estate:graminacee (erba Bermuda, fleo, paleo odoroso, erba mazzolina e sorgo) ed erbe infestanti (cardo selvatico e piantaggine)
  • Autunno:ambrosia, alternaria (muffa)

 

I soggetti allergici possono reagire a più pollini, pertanto la sintomatologia può permanere per più mesi, anche fino all’autunno. È importante sottolineare che le allergie stagionali possono essere causate anche dalle spore delle muffe, come quelle dell’alternaria, che hanno una persistenza nell’aria maggiore rispetto ai pollini.

Sintomi delle allergie stagionali

Quali sono i principali sintomi delle allergie stagionali? Come accennato in apertura, le mucose del cavo oronasale e della congiuntiva sono le più colpite. Nello specifico, i principali sintomi sono prurito diffuso, secrezione nasale (rinorrea) che può portare all’otite, starnuti e ancora occhi lacrimosi, pruriginosi, gonfi e arrossati. La mucosa nasale può inoltre gonfiarsi e i seni paranasali ostruirsi, causando cefalea e occasionalmente infezioni (sinusite).

Nei casi più gravi possono presentarsi veri e propri attacchi di asma con tosse, respiro sibilante e difficoltà respiratorie marcate. Esistono infine casi rari di shock anafilattico.

Nella maggior parte delle situazioni, le allergie stagionali nonostante non generino gravi conseguenze, influiscono fortemente sulla qualità della vita di chi ne soffre, in particolare sulle capacità lavorative, di apprendimento e di svolgimento delle mansioni quotidiane. Fortunatamente in molti casi i sintomi migliorano con l’età, in alcuni soggetti (circa il 10-20%) possono persino sparire completamente.

Fattori di rischio delle allergie stagionali

Esistono diversi fattori di rischio che possono portare un soggetto allo sviluppo di allergie stagionali:

 

  • Storia familiare di allergie,
  • Presenza di asma o altre allergie (come ad esempio la dermatite atopica),
  • Sesso maschile,
  • Nascita durante la stagione del polline,
  • Esposizione al fumo di sigaretta durante il primo anno di vita,
  • Esposizione agli acari della polvere.

 

Diagnosi delle allergie stagionali

Come si fa a scoprire se si è allergici e a cosa? La diagnosi di allergia stagionale deve essere effettuata da uno specialista in allergologia. Il medico dapprima procede con l’anamnesi e la raccolta di informazioni sui sintomi e lo stile di vita del paziente, così da poter circostanziare i margini della ricerca. Successivamente esegue i test diagnostici.

I prick test: prevedono l’applicazione sulla cute del paziente di una goccia di ogni estratto/allergene, che poi viene fatto penetrare sotto cute, nel braccio o nella parte superiore della schiena, tramite l’utilizzo di un piccolo ago. Lo sviluppo di un’eventuale reazione eritemato-pomfoide (una tumefazione pallida, leggermente in rilievo e circondata da una zona arrossata), significa che il soggetto è allergico a quella specifica sostanza.

Esame ematologico con dosaggio delle immunoglobuline (IgE): tramite un prelievo di sangue, si misura la risposta immunitaria a un allergene specifico. Utile nel caso in cui il test cutaneo risulti dubbio.

Prevenzione e rimedi per le allergie stagionali

Come prevenire le allergie stagionali? In realtà l’unica cosa da fare è limitare il più possibile l’esposizione all’allergene. Trattandosi tuttavia di pollini che hanno un’ampia diffusione sul territorio, in determinati periodi, la strategia non è delle più semplici. Limitare il tempo da trascorrere all’aperto, chiudere le finestre, utilizzare filtri dell’aria e sistemi di condizionamento possono essere utili accorgimenti, ma non sufficienti. Per mitigare i sintomi esistono diversi farmaci:

  • Spray nasali a base di corticosteroidi: efficaci come primo rimedio
  • Antistaminici: in pastiglie, spesso associati a un decongestionante, come pseudoefedrina, sono un rimedio capace di agire su molti dei sintomi più comuni delle allergie stagionali
  • Decongestionanti: sono disponibili come farmaci da banco, sotto forma di gocce nasali o spray e servono appunto a decongestionare le mucose
  • Colliri: si utilizzano in caso di sintomi associati all’irritazione della congiuntiva
  • Antagonisti dei leucotrieni: si tratta di farmaci in pastiglie, vendibili dietro prescrizione medica, che inibiscono l’azione dei leucotrieni, sostanze chimiche del sistema immunitario, responsabili del processo infiammatorio e della bronco-costrizione.
  • Broncodilatatori: in spray, vendibili dietro prescrizione medica, sono indicati in caso di attacchi d’asma

 

Per i casi più gravi è possibile fare ricorso all’immunoterapia, un trattamento a lungo termine che prevede la somministrazione, tramite iniezioni, dell’allergene diluito a concentrazioni crescenti. Lo scopo è quello di abituare gradualmente l’organismo alla sostanza che scatena l’allergia, in maniera tale che la risposta immunitaria venga rimodulata. È una cura che va iniziata dopo la stagione dei pollini, proprio per prepararsi alla stagione successiva.

Infine, non va trascurata l’efficacia dei regolari lavaggi nasali: effettuati con la semplice soluzione fisiologica, possono contribuire in maniera decisa alla fluidificazione e all’eliminazione del muco dal naso.

Articolo a carattere informativo-divulgativo. In nessun caso può sostituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento. Non intende altresì sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica. È sempre raccomandato rivolgersi a un medico in caso di dubbi o necessità.

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