La laserterapia viene impiegata anche in ambito ginecologico: sono trattamenti di tipo funzionale, che si sono dimostrati efficaci nella riduzione dei principali disturbi legati all’atrofia vaginale. La quasi totalità delle donne (96%) che li ha provati, ha dichiarato di aver ottenuto un evidente miglioramento della propria condizione.
Come funziona?
Il laser ginecologico è un trattamento mini invasivo che si effettua con apparecchiatura medicale tramite una sonda simile a quelle utilizzate per l’ecografia vaginale. E’ attraverso questa sonda, che il raggio laser viene distribuito nel canale vaginale.
Il processo di riscaldamento termico attivato dal laser, a livello della mucosa, stimola i fibroblasti a produrre collagene e nuovi vasi sanguigni. In questo modo si ottiene un significativo miglioramento della funzionalità dell’intera area vaginale, che si traduce in un aumento dell’idratazione, del tono e del trofismo, nonché della resistenza immunitaria. A migliorare in maniera considerevole è anche la continenza urinaria.
Ogni seduta ha una durata di circa 20 minuti. Il ciclo di terapia completo prevede solitamente 3 sedute a distanza di un mese, a cui si aggiunge un eventuale richiamo annuale, se necessario. La rapidità di risposta è data dalla severità della condizione di partenza.
Quando è indicato?
Il trattamento laser in ambito ginecologico è indicato in caso di alterazione del tono muscolare delle pareti vaginali, dovuta a normali processi biologici. E’ altresì una soluzione sicura, veloce ed efficace per gestire l’incontinenza urinaria da stress (IUS), la secchezza e le infezioni vaginali ricorrenti.
Vediamo dunque nel dettaglio, come il laser vaginale agisce su queste condizioni.
Atrofia vaginale
L’atrofia vaginale è generata prevalentemente dal calo degli estrogeni, dovuto alla menopausa. L’assottigliamento del tessuto vaginale causa fastidiosi sintomi persistenti, quali secchezza, prurito, frequenti infiammazioni e dolore durante il rapporto sessuale (dispareunia). La laserterapia è un valido trattamento non ormonale, capace di rafforzare e ispessire le pareti vaginali, aumentando anche la lubrificazione. Ciò che ne deriva è un’evidente riduzione del prurito e del bruciore.
Secchezza e infezioni vaginali ricorrenti
La rigenerazione tissutale che si ottiene con il trattamento laser, oltre a riattivare le funzioni della parete vaginale e ripristinare la naturale lubrificazione, aumenta la risposta del sistema immunitario nell’area vaginale, garantendo una più alta resistenza alle infezioni e permettendo il mantenimento dei normali livelli di PH.
Lassità vaginale
La perdita di tono del tessuto vaginale è causata da molteplici fattori, quali il trascorrere del tempo, una o più gravidanza, l’obesità, la tosse cronica. Il fenomeno più o meno intenso di lassità può portare a insoddisfazione durante i rapporti sessuali. Il trattamento con il laser agisce direttamente sulla mucosa delle pareti vaginali, stimolando la rigenerazione del collagene e migliorando la sensibilità del tessuto.
Incontinenza urinaria da stress (IUS)
Il trattamento laser è indicato infine nei casi di incontinenza urinaria da stress di grado lieve e moderato, in cui la ginnastica perineale non ha dato esiti soddisfacenti e il trattamento chirurgico è ancora ritenuto precoce. In questi casi, il laser agisce effettuando un consolidamento delle strutture della vagina e della fascia endopelvica. Il rafforzamento di tali strutture determina un miglior supporto dell’uretra e della vescica, da cui deriva una riduzione dei sintomi dell’incontinenza urinaria e il ripristino della continenza in maniera efficace e duratura.
Prevede una preparazione specifica?
Il trattamento di laser terapia vaginale si svolge senza anestesia. Rimane in ogni caso un trattamento indolore. Durante la seduta, alla paziente viene chiesto di indossare un paio di occhiali che servono a proteggere la retina dall’emissione del laser.
Quali sono le controindicazioni e gli effetti collaterali?
Il trattamento di laser terapia vaginale è sicuro. In alcuni casi, possono manifestarsi alcuni effetti collaterali transitori, quali leggeri arrossamenti o lievi gonfiori. Si tratta di blandi fastidi, percepibili al termine della seduta e che solitamente si risolvono in una giornata con l’applicazione di gel o creme vaginali lenitive.
Durante il processo di guarigione è consigliabile evitare i rapporti sessuali, il bagno caldo in vasca e la piscina.
Articolo a carattere informativo-divulgativo. In nessun caso può sostituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento. Non intende altresì sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica. È sempre raccomandato rivolgersi a un medico in caso di dubbi o necessità.