Cresce il numero di nuovi casi di melanoma in Italia, il più pericoloso tumore della pelle. L’incremento registrato (nel 2022) è pari al 7%, sia tra gli uomini che le donne. Escludendo una lieve flessione evidenziatasi nel 2019, la patologia è aumentata in modo rilevante negli ultimi dieci anni, con un +15% rispetto ai dati del 2011. Esiste tuttavia anche un dato positivo: secondo recenti studi dell’Associazione Italiana Registri Tumori supportato da IMI (Intergruppo Melanoma Italiano), il rischio di cancro è diminuito tra le persone nate da metà degli anni ’70, dopo anni di costante crescita.
Com’è stato possibile? Grazie alla prevenzione e a un’esposizione ai raggi solari corretta, frutto di una maggior consapevolezza.
Cos’è il melanoma
Il melanoma cutaneo è un tumore che origina nella cute dalla trasformazione e proliferazione dei melanociti, cellule che insieme ai cheratinociti fanno parte dell’epidermide e presiedono alla produzione della melanina, il pigmento che protegge dagli effetti dannosi dei raggi solari. In condizioni di normalità, i melanociti si aggregano a livello cutaneo dando origine ai nei.
Melanoma: la parola all’esperto
Del melanoma, dei fattori di rischio e dell’importanza della prevenzione, abbiamo parlato con la specialista in Dermatologia, Dott.ssa Angela Karoline Pantaleo, in carica presso il Poliambulatorio Modoetia di Monza.
Come si presenta il melanoma? Quali sono i tratti caratteristici a cui le persone devono fare attenzione?
“Il Melanoma può presentarsi sia come nevo particolarmente scuro o come neoformazione cutanea ulcerata o ancora manifestarsi con una crescita rapida su un nevo già preesistente”.
E’ un tumore pericoloso? Se preso in tempo può essere completamente curabile?
“Il Melanoma è tra i tumori maligni più pericolosi che possono portare alla morte nel giro di qualche mese se la diagnosi è tardiva. La prognosi cambia se viene individuato e asportato in fase iniziale”.
Come proteggersi dal melanoma? E’ vero che esiste “una memoria della pelle”?
“La prevenzione del melanoma si attua proteggendosi adeguatamente dall’esposizione solare. In commercio sono disponibili ottime creme solari, sia con schermo fisico che chimico. Per la scelta del prodotto più idoneo è sempre importante l’indicazione dello specialista dermatologo. Possiamo parlare di danno cutaneo cronico e non memoria della pelle”.
Chi dovrebbe limitare al minimo l’esposizione? Quanto può essere pericolosa la scottatura solare?
“In realtà l’esposizione solare nelle ore centrali della giornata è dannosa per tutti, in particolare per i fototipi bassi, I, II e III chiaro che sono più a rischio. Le scottature solari sono molto pericolose perché determinano un danno cronico della pelle, la quale può non essere più in grado di riparare alcuni processi degenerativi che possono quindi evolvere in tumori cutanei”.
Quanto è importante la prevenzione? Ogni quanto bisogna sottoporsi alla mappatura dei nei?
“La prevenzione è fondamentale per tutti i fototipi. Naturalmente quelli più bassi, i soggetti chiari con occhi chiari, sono più suscettibili ai danni da radiazione UV, tuttavia nessuno è escluso, perché un melanoma individuato in fase precoce consente di evitare un esito infausto. La mappatura dei nevi dovrebbe essere effettuata almeno una volta all’anno, a meno che non sussista l’indicazione a una riduzione dell’intervallo temporale tra una visita e l’altra”.
In caso la diagnosi sia di melanoma maligno, cosa bisogna fare? Quali sono le prospettive per il paziente?
“La prognosi in caso di diagnosi, che avviene solo tramite esame istologico pertanto in seguito all’asportazione, dipende dal grado di profondità del melanoma stesso e dall’interessamento linfonodale. Più è precoce la diagnosi, più è benigna la prognosi”.
Nel 2022, è stato registrato un aumento dei casi di melanoma in Italia. Si parla di una crescita del 7%, sia tra gli uomini, che tra le donne. Si conoscono i fattori che hanno determinato tale aumento?
“I fattori dell’aumentata incidenza del melanoma – siamo arrivati all’8% con interessamento anche di bambini – sono legati all’eccessiva esposizione solare senza protezione e nelle ore centrali della giornata, oltre che al danno all’ozono (buco d’ozono) che normalmente filtra i raggi UV. Non si esclude inoltre una possibile correlazione con inquinanti alimentari e ambientali”.
Di recente è uscita la notizia che è stato diagnosticato il cancro della pelle più piccolo al mondo, certificato dal Guinness dei Primati, una minuscola macchia sulla guancia di una donna, Christy Staats, che misurava solo 0,65 millimetri ed era quasi invisibile all’occhio umano. Quali strumenti consentono diagnosi di tumori cosi piccoli?
“La videodermatoscopia con Fotofinder consente valutazioni non possibili a occhio libero e in dermatoscopia. Risulta pertanto la migliore opzione la video dermatoscopia in epiluminescenza per l’individuazione di tumori cutanei in fase precoce e per la prevenzione degli stessi”.
A chi rivolgersi?
In caso di melanoma è fondamentale rivolgersi a uno specialista in Dermatologia. Al Poliambulatorio Modoetia di Monza, sono disponibili i seguenti professionisti:
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